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8 cose di cui Sharepoint 2010 necessita per essere un vero sistema di content management di livello enterprise

25 settembre 2009 Lascia un commento

Interessante articolo che sottolinea alcune delle principali lacune di Sharepoint per essere usato in modo efficace come strumento di ECM.

Sono anni che se ne scrive, chissà che la versione 2010 davvero non realizzi il sogno…

http://www.c3associates.com/2009/07/eight-things-sharepoint-2010-needs-to-be-a-true-ecm-system/

SCRUM: l’arte del Project Management agile

9 ottobre 2008 Lascia un commento

Il Contesto
Nel corso degli ultimi cinque anni l’Intranet della mia azienda è cresciuta in maniera stratificata, passando da una prima fase pionieristica/comunicativa, ad una seconda fase gestionale/operativa ed approdando infine ad una più strutturata forma di portale, che però ha ereditato molte delle realizzazioni dei periodi precedenti.

Abbiamo realizzato nel tempo applicazioni e servizi che utilizzano tecnologie di diverse generazioni e questo ha difatti determinato un carico di attività di manutenzione che incide pesantemente sulle attività di evoluzione vera e propria.A questo si aggiunge una fortissima spinta del business che richiede in continuazione nuovi servizi e strumenti per aumentare la collaborazione e supportare al meglio i processi aziendali.

La sfida
In questo quadro di riferimento, completato da una attenzione sempre maggiore ai costi e la frequente necessità di variare in corsa le specifiche di realizzazione, è diventato sempre più difficile seguire le canoniche metodologie di gestione di progetto, dove ogni fase deve essere pianificata in maniera molto precisa e dettagliata seguendo un percorso ciclico molto ampio e rigoroso, perché si rischia che tra la fase iniziale (la raccolta dei requisiti) e quella finale (il rilascio) passi un periodo di tempo talmente lungo da rendere ciò che si è realizzato poco aderente alle mutate esigenze.

L’obiettivo primario che ci siamo posti è quello di individuare una metodologia di gestione dei nostri progetti che potesse mantenere un buon livello di formalismo e misurabilità, evitando però le rigidità ed il peso gestionale degli approcci tradizionali.La soluzione deve anche potersi adottare in un gruppo di lavoro dalle dimensioni molto variabili, che su alcune attività potrà essere di sole due persone, con la possibilità di scalare su un numero molto maggiore di risorse per periodi magari molto limitati.

La soluzione individuata: SCRUM
La possibile soluzione è quella di adottare la metodologia SCRUM, che prevede di scomporre uno o più progetti in attività elementari che possono essere portate avanti in maniera indipendente (rispettando comunque le logiche di dipendenza tra le attività), apparentemente quasi in maniera disordinata.

Proprio questo apparente “disordine” ha dato origine al nome SCRUM, che richiama il gergo del gioco del Rugby, dove questo termine indica il movimento corale della squadra, dove ogni giocatore sembra correre secondo una sua propria interpretazione, mentre invece ogni uomo in campo persegue il medesimo obiettivo, che è quello di portare la palla oltre la linea di meta.

Lo SCRUM in pillole
La metodologia SCRUM prevede che tutte le attività di un gruppo di progetto, lo “Scrum Team”, vengano elencate in una coda di progetto o “Product Backlog”.Ogni attività (o Item) deve essere inserito nella coda con una priorità ed una stima di “costo”, dove il costo deve essere tanto più preciso con crescere della priorità dell’Item.

Le attività dello Scrum Team si svolgono quindi definendo, per un determinato periodo di tempo normalmente misurabile in 30 giorni denominato “Sprint”, la lista di tutti gli Item che potranno essere realizzati. Questo obiettivo che ci si pone prende il nome di “Sprint Backlog”.Le attività dello Scrum Team nel corso nello Sprint vengono precedute da un incontro preliminare detto Sprint Planning Meeting, dove il team prende in carico tutti gli Item che costituiscono lo Sprint Backlog, definendo meglio per ogni Item le specifiche ed il metodo ottimale per realizzarlo.

Nel corso dello Sprint lo Scrum Team deve effettuare un incontro quotidiano di circa 15 minuti, detto “Daily Scrum Meeting”, che ha l’obiettivo di verificare le attività concluse il giorno precedente, pianificare le attività del giorno e risolvere eventuali imprevisti.Al termine dello Sprint verrà invece fatto un incontro di consuntivo, detto “Sprint Review Meeting”, che ha l’obiettivo di verificare le attività effettivamente svolte e l’avanzamento globale del progetto.

Una volta concluso lo Sprint il ciclo riprende definendo il nuovo Sprint Backlog per il periodo successivo.

Schema di massima della metodologia SCRUM

Schema di massima della metodologia SCRUM